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10 giu 20215 min

NEWS E CURIOSITA' DEL 10 GIUGNO 2021

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Fare i vaccini in vacanza?

Il commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha dato il via libera alla somministrazione dei vaccini in vacanza. È stato lui stesso ad annunciarlo in un’intervista rilasciata a Radio 24: “La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancora più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. Ho appena firmato la risposta. Per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi.

Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le regioni le dovranno mettere in pratica”. Nel corso dell’intervista, il generale ha però aggiunto che l’ipotesi vaccini in vacanza “è più uno spot che una necessità, già siamo organizzati per i lavoratori non residenti o chi si sposta in altra regione per lungo tempo, poi c’è flessibilità sulla seconda dose per scaglionarla”.

Una conferma che arriva dopo le anticipazioni del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che pochi minuti prima dell’intervento del generale aveva fatto sapere che le regioni avevano ricevuto la direttiva con la quale si chiede maggiore “flessibilità” per le prenotazioni dei vaccini per i cittadini italiani, in vista delle vacanze estive, e si consentono anche le somministrazioni per chi passa le ferie fuori regione.

Se ieri la Lombardia ha annunciato, seguendo la direttiva, che dal 28 giugno sarà possibile prenotare il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna accorciando i tempi di attesa dalla prima somministrazione, Cirio ha fatto sapere che la sua regione e la Liguria, amministrata da Giovanni Toti, sono pronte a rendere effettivo l’accordo sulle vaccinazioni in vacanza.

Fonte: ilfattoquotidiano.it


Green pass in arrivo!

Via libera al certificato Covid: ecco i 10 Paesi in cui è operativo. “Già arrivato a un milione di europei”

L’ok definitivo del Parlamento europeo al certificato Covid digitale Ue, questo il nome ufficiale del documento meglio noto come Green pass, fa ben sperare il settore del turismo, ma anche quello dei grandi eventi e dei locali di intrattenimento al chiuso. Oltre che per viaggiare senza dover fare il test o la quarantena, il certificato potrebbe infatti diventare presto il lasciapassare all'ingresso di stadi, teatri, cinema e concerti. Il regolamento

approvato questa mattina con 546 voti a favore, 93 contrari e 51 astenuti concede infatti ai singoli Paesi membri ampi margini di libertà sull’uso dei documento Ue. Diversi Governi ne hanno approfittato per partire in anticipo rispetto ai Paesi vicini.“

Operativo già in 10 Stati

Come rivelato ieri in Aula dal commissario alla Giustizia, Didier Reynders, più di un milione di persone hanno già ricevuto il certificato digitale che attesta l’avvenuta vaccinazione, la recente negatività al test o la guarigione dal virus. Nessun certificato è stato emesso dall’Italia, ancora alle prese con i passaggi tecnici preliminari. I Paesi che nei quali il pass è già operativo sono: Germania, Spagna, Grecia, Polonia, Danimarca, Repubblica Ceca, Croazia, Bulgaria e Lituania. A questi nove si è aggiunta oggi la Francia, che non ha ancora reso noti i numeri della giornata di inaugurazione del nuovo sistema di certificazione.

Al netto dei Paesi che hanno anticipato il lancio del documento, la sua entrata in vigore ufficiale è programmata per il primo luglio. Il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gratuitamente, in formato digitale o cartaceo. Per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo massimo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello stabilito in sede Ue. Un processo di adattamento per il quale alcuni Stati avevano chiesto mesi di tempo, ma l’Eurocamera ha ottenuto un’accelerazione.

Fonte: europa.today.it


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Cultura Crea 2.0: incentivi per l’industria culturale e turistica

Una misura pensata per sostenere progetti di investimento nei territori della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

Cultura Crea 2.0 è la nuova versione, rinnovata e potenziata, di “Cultura Crea”. La misura, promossa dal Ministero della cultura (Mic), sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore dell’industria culturale e turistica. Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano a circa 54 milioni di euro.

A chi si rivolge? L’incentivo è rivolto alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento al Sud, precisamente nelle regioni Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Nello specifico, l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell'industria culturale” finanzia: team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni; le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative. Sono finanziabili programmi di spesa fino a 400mila euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche: conoscenza, conservazione, fruizione, gestione.

L’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia le imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative. Sono finanziabili programmi di spesa fino a 500mila euro nelle seguenti aree di intervento:

• servizi per la fruizione turistica e culturale;

• promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali;

• recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali. Infine, l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia onlus, imprese sociali, organizzazioni di volontariato e associazioni per la promozione sociale (APS) che presentano programmi di spesa fino a 400mila euro in una o più delle seguenti aree di intervento:

• attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio;

• attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio;

• attività di animazione e partecipazione culturale.

Per le imprese che ne fanno richiesta, è disponibile anche un servizio di tutoring, fino a un valore massimo di 10mila euro. Cultura Crea 2.0 si rivolge anche alle reti d’impresa per progetti integrati. La domanda può essere inviata esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.


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