Aggiornamenti per bonus senza isee e rottamazione cartelle
- Infobytes

- 26 set 2021
- Tempo di lettura: 7 min
Buongiorno a tutti, questo fine settembre 2021 ci porta alcune buone notizie in merito a dei bonus statali a cui accedere, oltre ad un po di respiro per chi ha alcuni sospesi con il fisco, dato che prossimi alla scadenza.
Ma procediamo con ordine:
Bonus Mobili ed Elettrodomestici fino ad 8.000 euro
E' una misura che dà una detrazione fino ad un massimo di 8.000 euro ed è senza limitazione Isee. Tutti quindi possono accedere a prescindere dal valore economico del proprio indicatore.
Quindi chi è interessato ad usufruire di questo Bonus per acquistare mobili ed elettrodomestici ha questi tre mesi di tempo. Anche perchè come si vedrà nei prossimi paragrafi non basta il semplice acquisto di mobili ed elettrodomestici per accedere alla misura.
Non basta però avviare un acquisto, servono anche altre condizioni da soddisfare legate all'immobile nel quale si andranno a inserire i mobili e gli elettrodomestici acquistati.

Il Bonus prevede quindi un incentivo che è erogato a livello universale.
Il Bonus poi dà diritto ad una detrazione importante.
La cifra massima tocca 8.000 euro, ovvero il 50% di 16.000 euro che è la cifra massima prevista per il Bonus.
Il Bonus non si sostanzia in un incentivo, in un rimborso della spesa effettuata, come avviene per tanti altri bonus avviati in questo periodo. Il Bonus si sostanzia in una detrazione fiscale per chi ha avviato la misura. Entriamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi sulla questione ma una cosa va detta subito.
La limitazione a cui facevamo accenno è legata al fatto che non basta il semplice acquisto di mobili ed elettrodomestici ma va fatto nell'ambito di un lavoro di ristrutturazione dell'immobile nel quale poi i complementi d'arredo e gli elettrodomestici verranno inseriti.
Per questo motivo in apertura dicevamo che il tempo stringe. Non basta un semplice acquisto ma serve anche un organico intervento sull'immobile. Cosa che difficilmente si può programmare in due giorni. Per questa ragione chi è interessato deve correre.
Nel 2020 la misura pensata dal Governo di Giuseppe Conte era di 10.000 euro come spesa massima. L'agevolazione quindi essendo del 50% aveva una cifra massima pari a 5.000 euro.
Per il 2021 la Legge di Bilancio aveva rinfinanziato la misura con una cifra ancora superiore pari a 16.000 euro per ogni intervento che viene attivato.
E' valida anche una situazione che porta alla detraibilità di eventuali spese sostenute per il trasporto alla propria abitazione e il successivo montaggio di mobili ed elettrodomestici scelti.
La detrazione viene fatta con dieci quote annuali tutte dello stesso importo.
Può farlo ogni persona a prescindere dal proprio indicatore Isee. Può avere la detrazione chi ha fatto un intervento di ristrutturazione sulla propria abitazione e successivamente ha acquistato un mobile o un elettrodomestico. La tempistica consentita di acquisto è dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2021 salvo proroghe che potrà decidere l'esecutivo Draghi.
Il via dei lavori di ristruttuazione deve essere antecedente alla data di acquisto dei beni oggetto di detrazione che poi si metteranno in casa.
Si può concedere una detrazione soltanto per ogni unità immobiliare. Possono accedervi proprietari che effettuano l'acquisto per la propria abitazione. Ma non ci sono vincoli anche per altre tipologie di persone: sono possibili interventi anche ad esempio su condomini.
Chi possiede più immobili può fare interventi anche su più situazioni diverse.
La misura è strutturata sulle unità immobiliari e non sulle persone. Chi ha dieci case e vuole avviare lavori tutte queste ha diritto a più agevolazioni: sempre ovviamente nel limite fissato di un massimo di 8.000 euro per ogni intervento.
Per i grandi elettrodomestici la Legge di Bilancio ha previsto che debbano essere di classe energetica non inferiore alla A+ con la sola eccezione di forni e lavasciuga che possono essere anche solamente i classe A.
Fonte: www.trend-online.com
Condono delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5.000 euro
Entra nel vivo la cancellazione automatica dei vecchi debiti con l’agente della riscossione per multe, bolli e tasse non pagate che si concluderà entro il 31 ottobre. Si tratta dei debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5mila euro, affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Una chance riservata ai contribuenti persone fisiche (modello 730 e Redditi 2020) che hanno percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30mila euro e agli enti (società di capitali, società di persone e enti non commerciali) che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mila euro. A fornire le istruzioni sul condono previsto dal primo decreto Sostegni (Dl 41/2021) è la circolare 11/E/2021 delle Entrate.
Il limite dei 5mila euro
La circolare chiarisce che il limite di 5mila euro (inclusi capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) va calcolato in relazione agli importi dei singoli carichi. Il rispetto del tetto va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura. Tradotto in altri termini, una singola cartella di valore complessivo anche molto superiore potrebbe essere interamente stralciata - se ricorrono anche gli altri requisiti - qualora sia composta da singoli carichi fino a 5mila euro.
I redditi fino a 30mila euro
I debiti che possono essere cancellati con il condono riguardano persone fisiche e soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, rispettivamente nell’anno d’imposta 2019 e nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mila euro. Per le persone fisiche vengono considerate le Certificazioni uniche 2020 e le dichiarazioni 730 e Redditi Pf 2020 presenti nella banca dati dell’agenzia delle Entrate alla data del 14 luglio 2021. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si fa invece riferimento ai modelli dichiarativi Redditi società di capitali, Sscietà di persone, enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d'imposta che ricomprende la data del 31 dicembre 2019.
Cancellazione e fine della sospensione
Entro il 31 ottobre saranno cancellati tutti i debiti dei contribuenti non inseriti tra i codici fiscali oltre i 30mila euro.

Ma nel caso di ruoli intestati a più debitori, non saranno stralciate le cartelle se almeno uno risulta tra i codici fiscali segnalati alla Riscossione. Alla fine di ottobre cesserà anche la sospensione della riscossione coattiva per tutti i debitori con ruoli fino a 5mila euro. «L’agente dellariscossione provvede in autonomia allo stralcio senza inviare alcuna comunicazione», spiega la circolare. Ma il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria con le modalità rese disponibili dall’agente della riscossione.
Fonte: www.ilsole24ore.com
Bonus terme: fino a 200 euro da spendere in centri termali
Cos'è
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico 1° luglio 2021 è stata data attuazione al nuovo incentivo, previsto dall’articolo 29-bis del decreto-legge n. 104 del 2020, finalizzato a sostenere l’acquisto da parte dei cittadini di servizi termali presso gli stabilimenti termali accreditati.
Il Bonus terme è un’agevolazione di cui il cittadino potrà beneficiare prenotando i servizi termali di proprio interesse presso uno stabilimento termale prescelto.
Il bonus coprirà fino al 100% del servizio acquistato, fino a un valore massimo di 200,00 euro. L’eventuale parte eccedente del costo del servizio sarà a carico del cittadino.
Ai fini dell’ammissibilità al beneficio, i servizi termali non devono essere già a carico del Servizio Sanitario Nazionale, di altri enti pubblici ovvero oggetto di ulteriori benefici riconosciuti all’utente, fatte salve le eventuali detrazioni previste dalla vigente normativa fiscale sul costo del servizio termale eventualmente non coperto dal buono. Il Bonus non è cedibile a terzi, né a titolo gratuito né in cambio di un corrispettivo in denaro. Il buono non costituisce reddito imponibile dell’utente e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE.
Al momento il bonus terme non è attivo.
Con avviso pubblicato sui siti internet del Ministero dello sviluppo economico e di Invitalia, soggetto gestore della misura, sarà data comunicazione dell’apertura delle prenotazioni dei bonus.

A chi si rivolge
L’incentivo per l’acquisto di servizi termali è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare.
Ciascun cittadino potrà usufruire di un solo bonus, per un solo acquisto, fino a un massimo di 200,00 euro.
Risorse
Lo stanziamento complessivo previsto per l’intervento è di 53 milioni di euro.
Come funziona
Il Bonus consisterà in uno sconto del 100% sul prezzo d'acquisto dei servizi termali prescelti, fino ad un importo massimo di 200 euro.
L’incentivo sarà disponibile a partire dalla pubblicazione dell’avviso di apertura delle prenotazioni, che sarà pubblicato sui siti del Ministero e di Invitalia, fino all’esaurimento delle risorse stanziate.
Il cittadino interessato dovrà prenotare i servizi termali presso uno stabilimento termale accreditato di sua scelta.
L’elenco degli stabilimenti termali accreditati sarà pubblicato sui siti internet del Ministero e di Invitalia.
La prenotazione dovrà essere effettuata presso lo stabilimento termale prescelto, che provvederà a rilasciare l’attestato di prenotazione.
La prenotazione avrà un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione; i servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine.
L’ente termale presso il quale il cittadino ha fruito i servizi termali provvederà a richiedere a Invitalia, mediante apposita piattaforma informatica, il rimborso del valore del buono utilizzato dal cittadino.
Fonte: www.mise.gov.it
Bonus risparmio idrico, fino a 1000 euro entro il 31/12/2021
Che cos’è
Per favorire il risparmio di risorse idriche è riconosciuto un bonus di 1.000 euro alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari
i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto
la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per
la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
la fornitura e l'installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

È possibile utilizzare il bonus fino al 31 dicembre 2021. L’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Come fare domanda
Per fare domanda occorre essere maggiorenni e residenti in Italia, inoltre bisogna essere titolari di un edificio esistente o di singole unità immobiliari. La richiesta del bonus idrico va presentata online sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Si dovrà poi controllare, tramite Spid o Carta d’Identità Elettronica, l’identità dei singoli utenti. Una volta effettuata la registrazione, bisognerà fornire le dichiarazioni necessarie ed allegare al modulo una copia della fattura. Ricordiamo che non è necessario l'Isee. Il bonus idrico si può richiedere entro il 31 dicembre 2021, salvo proroghe, e si può richiedere per le seguenti spese:
Chi ha fatto richiesta potrà ricevere il rimborso delle spese, che verrà versato direttamente sull'Iban fornito nella domanda.
Fonte: www.agenziaentrate.gov.it
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